sabato 27 febbraio 2010

Phytoseiulus persimilis (Phytoseiidae)




Phytoseiulus persimilis è uno degli acari predatori più inseriti nei programmi di lotta integrata in serra per il controllo di acari fitofagi su ortaggi ed ornamentali in Europa, Nord America e bacino Mediterraneo
Questo acaro fu accidentalmente introdotto in Germania dal Cile nel 1958 e successivamente , sempre dalla Germania trasportato in altre parti del mondo, incluso California e Florida.

Aspetto
Benché estremamente piccolo (0,5mm circa) P. persimilis può essere distinto con una lente . E’ veloce nei movimenti arancione con riflessi rossastri, ha un corpo a forma di goccia e lunghe zampette ed è leggermente più largo della sua preda. Le uova sono ovali circa 2 volte più larghe delle uova di Tetranichus.

Habitat
Serre, interno delle foglie e colture dove il ragnetto rosso è un problema.

Fitofagi Attaccati
Questa specie è un predatore specifico dei ragnetti rossi, infatti il P. persimilis si nutre, si riproduce e completa il suo sviluppo solo su acari della sub famiglia Tetranychinae anche se poche volte si nutre di stadi giovanili di tripidi, arrivando al cannibalismo se le prede scarseggiano.

Ciclo vitale.
Le uova di persimilis schiudono in 2-3 giorni e sebbene gli stadi larvali non si nutrono le seguenti ninfe e adulti si nutriranno di tutti gli stadi del ragnetto rosso. Il tempo necessario da uovo ad adulto varia da 25.2 gg a 15°C scendendo a 5 gg a 30°C.
Le femmine adulte possono deporre fino a 60 uova durante i suoi 50 giorni di vita a 17-27°
P. persimilis non ha diapausa ed è attivo tutto l’anno rifugiandosi all’interno della serra o nelle foglie.

Attività
Gli adulti di P. persimilis mangiano da 5 a 20 prede al giorno essi si riproducono molto velocemente rispetto alle sue prede ad una temperatura di circa 28° C e si nutrono di tutti gli stadi di ragno rosso , sono molto voraci, ma in ogni caso loro devono avere come prede ragni rossi altrimenti si disperdono.
L’umidità ha una forte influenza sull’efficacia del P. persimilis, è stato osservato che lo sviluppo si ferma con un umidità del 25-30% , mentre un tasso di umidità inferiore al 70% riduce l’abilità degli stadi immaturi ed il passaggio tra uno stadio e l’altro.
In uno studio con un umidità del 40% e 27°C soltanto il 7,5% delle uova schiudeva rispetto al 99,7% delle uova schiuse con un umidità dell’ 80% e la stessa temperatura.
Gli acari fitoseidi usano odori (Kairomoni) per localizzare le colonie di Tetranichus e quando incontrano le ragnatele intensificano la ricerca delle prede.
P. persimilis hanno un alta capacità di dispersione comunque per facilitarli è utile che le piante abbiano un buon contatto tra di loro.
Possono causare l’estinzione della loro preda quindi una volta insediatosi il predatore è possibile che non si formino più colonie di Tetranichus per un lungo periodo di tempo.

mercoledì 10 febbraio 2010

Integrated Crop Management (I.C.M.)


Con Integrated Crop Management (Gestione Integrata delle Colture) si indica il sistema produttivo in cui vengono utilizzati modalità di controllo naturali integrandoli con altri mezzi(selezione genetica, modalità agronomiche ecc..) al fine di limitare l'impiego di agrofarmaci di natura chimica.
Molte aziende agricole stanno cavalcando l'onda soddisfando la richiesta di consumatori sempre più attenti alla salubrità del prodotto primizio (spesso messa in discussione) senza perdere nulla in produzione, anzi vengono ridotti gli effetti collaterali dei prodotti chimici sulle piante.
Il maggior problema della gestione integrata è la mancata conoscenza dei mezzi naturali ed antagonisti, per questo uno scambio di esperienze che benissimo potrà avvenire con questo blog consentirà a tutti di ritrovarci e confrontarci per acquisire maggior conoscenza.
Certo che questo possa avvenire nel modo più professionale possibile auguro a tutti un buon lavoro.

martedì 2 febbraio 2010

Lotta all' Aculops lycopersici


Le condizioni ottimali lo sviluppo di questo eriofide sono 27°C e 35% U.R. in questo modo il suo ciclo di sviluppo si completa in 6/7 giorni, è facilmente trasportato dai venti sciroccali e attacca soprattutto le solanacee provocando un danno sia sulle foglie che sui frutti.
L'unico antagonista capace di controllarlo è il fitoseide predatore Amblyseius andersoni.